Ambientazione

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Le Origini
Cancellate i nomi degli Dei, a partire da Amon-Ra, sicchè nell'oblio essi non vedano ulteriore luce


Queste furono le parole che maledirono Akhenaton per sempre, uno degli ultimi grandi faraoni e padre di Tutankhamon che ne rinnegò la prossimità. Quando il faraone geloso del potere dei sacerdoti di Amon-Ra pronunciò queste parole Anubi apriva una delle porte di Hamunaptra, la valle dei morti, nella città di Amarna. Da lì l'egitto ebbe la più grande e misteriosa scissione della storia, la città di Amarna, dedicata proprio ad Akenathon, non fu mai ritrovata per i secoli a venire, divorata nel deserto e con essa la maledizione delle anime dannate che l'abitavano, obbligate nel limbo tra la piana divina e quella terrena, mentre l'Egitto avrebbe conosciuto la futura rovina, a vivere per sempre la memoria degli Dei così da lasciarli vivere per l'eternità.

Non potevano dimenticare la maledizione che li avrebbe afflitti generazione dopo generazione, così...Non avrebbero potuto dimenticare chi li aveva maledetti e condannati per l'eternità.

Lì, nell'introvabile Amarna, in un limbo tra le due dimensioni vivono ancora le anime maledette, essi si scontrano con il nostro mondo solo come un freddo fruscio, un granello di sabbia che ci sfiora forse, quando passano troppo vicini a noi.

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La vita sepolta di Akenathon
Amarna è una città dove il confine tra divino e terreno ha smesso di esistere a causa della maledizione. Una città abbandonata al vizio più dissoluto ma con una forte componente del culto, spontanea è infatti per le anime maledette ed ivi relegate la venerazione degli Dei e delle loro stiripi, questo l'obbligo a cui sono dannati nella memoria di una lontana ormai parte umana che ne abita l'animo e ne muove gli istinti, gli intrighi ed i voleri ai dettami degli Dei.

Qui il culto della Luce ancora crede nella benevolenza dell'uomo e sostiene il ritorno alla vita faraonica in quanto nell'equilibrio vige il giusto, mentre quell'Ombra si contrasta diametralmente a questa idea tentando di allargare i confini della maledizione e scoprire come la dimensione che cela Amarna al resto dell'egitto possa essere promulgata per una futura invasione.
Il culto dei morti nella venerazione di Anubi, capostipite della maledizione di Amarna, ha atteso lungamente la morte di Akhenaton e nella protezione della maledizione ha anche l'ingravo compito di maledire e disturbare in continuazione il suo riposo eterno nonchè dei succcessori della stirpe faraonica.

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Le Principali Divinità
Ammut
Figura ibrida di leone, coccodrillo e ippopotamo, divoratrice del cuore dei defunti giudicati colpevoli.

Amon
Divinità locale di Tebe, il cui nome significa "Colui che è nascosto': elevato al rango di sovrano degli dèi nella sua forma di Amon-Ra. Era venerato a Karnak.

Anubi
Dio a testa di canide, patrono degli imbalsamatori e custode delle necropoli.

Atum
Grande dio creatore conosciuto come "Colui che si è generato da sé"; al pari di Ra. Il centro del suo culto era principalmente Eliopoli.

Bes
Dio dal grottesco aspetto di nano, protettore della sfera domestica e delle partorienti.

Geb
Figlio di Shu e Tefnut, personifica la Terra ed è raffigurato come un uomo dall'incarnato verde.

Hathor
Dea dell'amore, della gioia e della bellezza, spesso raffigurata sotto forma di vacca. Il suo nome significa "Dimora di Horo" quale protettrice del dio, del faraone e di tutti i defunti; era venerato a Dendera.

Horo
Per lo più raffigurato sotto le sembianze di falco, il figlio di Iside e Osiride fu concepito dopo la rinascita del padre che egli vendicò e al quale succedette; egli è il dio cui ogni faraone regnante si identificava.

Iside
Grande dea della magia che ricompose il corpo smembrato di Osiride, creando cosi la prima mummia, e generò Horo. Il suo nome veniva scritto con il segno geroglifico del trono; il tempio dedicatole sull'isola di File costituì l'ultimo baluardo dell'antica religione.

Khepri
Dio-sole del mattino rappresentato dal simbolo di uno scarabeo.

Maat
Dea dell'ordine cosmico ed emblema della rettitudine, identificata con la piuma che veniva contrapposta al cuore del defunto sulla bilancia al momento della pesatura che ne giudicava l'operato in vita. Persornficazione dell'ordine cosmico e dell 'armonia, stabilisce le norme in base alle quali devono governare i re. Il suo potere regola le stelle, le stagioni e le relazioni degli uomini con gli dei.

Mehen
Il dio serpente che protegge la barca di Ra

Nekhbet
Dea-avvoltoio dell'Alto Egitto le cui ali spiegate proteggono il re. Nekhbet e Uadjet, la dea cobra, erano definite "Le Possenti" .

Nefti
Sorella di Iside. Entrambe erano protettrici dei defunti.

Nut
Dea del cielo, la cui figura femminile dava forma alla volta celeste inarcandosi
al di sopra del corpo disteso del fratello Geb, entrambi separati dal padre Shu, dio dell'aria.

Osiride
In origine re terreno e dio della fertilità, il cui nome è anche reso dal geroglifico del trono; dopo essere stato ucciso e fatto ritornare in vita, assurse a salvatore dei defunti : sovrano del Mondo Inferiore. Abido, centro del suo culto, era meta di pellegrinaggi.

Ptah
Dio creatore del mondo e patrono degli artigiani, venerato a Menfi.

Ra
Massima forma del dio-sole il cui nome significa "sole", di norma ritratto con corpo umano e testa di falco coronata dal disco solare. La città di Eliopoli, luogo principale del suo culto, giace oggi parzialmente sotto l'aeroporto del Cairo.

Sekhmet
Temibile leonessa, dea della distruzione, il cui nome significa la "Potente", volgeva la sua forza bellicosa contro tutti i nemici dello Stato. Il suo luogo di culto era Menfi.

Seth
Dio della tempesta e della confusione, uccisore del fratello Osiride, era rappresentato da un animale fantastico.

Shu
Dio dell'aria raffigurato con corpo umano, il capo ornato da una piuma. Nacque da uno starnuto di Atum.

Sobek
Dio Coccodrillo della fertilità del Nilo

Tueret
Dea avente l'aspetto di un ippopotamo femmina, protettrice delle partorienti.

Tefnut
Dea dell'umidità, sorella gemella di Shu, nata da uno sputo di Atum: il suo nome è talvolta scritto con il segno geroglifico delle labbra che espellono sputo.

Thot
Dio della saggezza a testa di ibis e patrono degli scribi. Il suo luogo di culto era situato Ermopoli.

Uadjet
Dea-cobra del Basso Egitto, simboleggiata dall'ureo, il serpente tutelare posto sulla fronte dei sovrani.
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Status di Amarna
Il caldo ed il sole
Il caldo ed il sole in queste zone non scherza neanche lontanamente; benché venerato come portatore di vita e gioia, è assolutamente inclemente con chi queste zone non conosce. Abiti troppo pesanti, armature di metallo complete o semplice scarsa attenzione, possono portare velocemente alla morte gli incauti.

Indossare armature di metallo (quindi medie o pesanti) causa il dover patire il caldo estremo dopo 10 minuti.

Indossare abiti od armature leggere, causa un aumento del consumo di acqua giornaliero del 50%

Non indossare nulla sotto il sole, senza adeguata protezione (o senza essere "acclimatati") causa alla lunga danni da ustione (oltre alla probabilità di beccarsi un'insolazione)

Insetti, scorpioni e serpenti sono in agguato ad ogni passo. Ogni volta che qualcuno si ferma senza particolari attenzioni, rischia spiacevoli incontri. Gli insetti, in particolare, tendono a radunarsi addosso agli individui, divenendo pericolosi (sciame).

Fuori dai confini di Amarna leoni, sciacalli ed altri predatori non disdegnano la carne umana.

Naturalmente sia i predatori che insetti, scorpioni e serpenti sono tenuti a bada nelle città del nostro "Egitto", anche se qualche spiacevole incontro con un serpente od uno scorpione è possibile.

Flora
Nella zona del delta del fiume crescono fiori di loto, papiri e la maggiorparte della vegetazione che necessita acqua. Grazie alle inondazioni antecedenti l'estate la zona è molto fertile e diversi sono i campi d'agricoltura disposti sul lungofiume.

Le diverse oasi che crescono spontaneamente lungo le sponde sono ricche di palme da datteri (dalla fermentazione di tali frutti si otteneva una gustosa bevanda alcolica); sono anche diffusi tamarindi, acacie e fichi.
Le acacie, in particolare, ne esistono di molti tipi e sono usate per fabbricare tutto ciò che c'è di legno nella zona. Essendo un legno morbido, per alcune costruzioni è necessario importare legni di altro tipo: i più comuni sono cedro, cipresso, abete e pino, usati costruire navi, mobili, statue e sarcofagi; mentre per i carri da guerra, porte ed altro vengono usati anche olmi, aceri, frassini e betulle. Alcuni alberi sono riusciti ad attecchire. Il legno di ebano è considerato pregiato ed è riservato al culto.

Fauna
Ovviamente il Nilo è pieno di innummerevoli quantità e qualità di pesci, così come sono molte frequenti le rane, gli uccelli ed i coccodrilli!

La fauna ornitologica è piuttosto abbondante. Esistono varie specie di oche, gli ibis (nero, crestato e sacro), l'airone imperiale con il suo piumaggio grigio e collo bianco, il pellicano, la garzetta, la cicogna, lo jaribù, il fenicottero, la gru, il cormorano, il martin pescatore e alcune specie di anatre ed oche. Ci sono anche uccelli predatori, come l'avvoltoio, il falco pellegrino e il comune cacciatore di topi; vi sono inoltre rapaci notturni, come la civetta, e diverse specie di gufi. Una specie di passero è molto temuto dai contadini, poiché rovina i raccolti. Un gallinaceo è la faraona. Vi è poi la pavoncella e l'airone. Tra gli uccelli non acquatici l'upupa, la quaglia, la colomba e diversi tipi di rondini.

Tra i canidi vi sono la iena, il leone, lo sciacallo ed infine il lupo (la variante africana).

Diversi e fastidiosi possono essere gli sciami di insetti tra cui la mosca, lo scarabeo, la cavalletta ed il millepiedi. I serpenti, come il cobra o la vipera cornuta, sono numerosi, così come gli scorpioni.

Agricoltura
Il fertile limo e le annuali inondazioni hanno permesso lo sviluppo di una fiorente agricoltura.

Si coltiva una gran varietà di legumi.
Cereali come il farro inamidato e l'orzo vengono usati per la produzione del pane e della birra. La lattuga, pianta piuttosto diffusa, è considerata afrodisiaca.

Tra le erbe aromatiche vi sono il cumino, il coriandolo e la curcuma.

La pianta di lino è usata per fabbricare vestiti. Anche il cotone è conosciuto ma è meno usato.

Si coltivano anche molti fiori, come papaveri e più rari e pregiati narcisi.

Negli orti, oltre ai pergolati d'uva, si piantavano olivi e alberi da frutta che gradiscono climi torridi.

La pianta più antica è la palma da datteri. I datteri vengono mangiati crudi o usati come dolcificante. Inoltre, essi vengono impiegati nella preparazione di bevande. Si adoperano per aromatizzare la birra e, facendone fermentare il succo, si ottiene il "vino di datteri". Ma non è la sola parte ad avere una destinazione d'uso: la periferica corona circolare di quest'albero, dura e compatta com'è, serve infatti per la fabbricazione dei mobili.

Allevamento

Gli animali da fattoria più diffusi sono i bovini e gli ovini. Vengono portati al pascolo ogni giorno e di notte venivano chiusi in recinti o cortili per proteggerli dalle bestie feroci e dai ladri.

Si pasciano anche greggi di pecore dalle corna lunghe e spiraliformi, alte e con la coda lunga. Un'altra specie è una dalle corna a spirale, più bassa e grassa, e con la coda corta. Diffusissime sono le capre.

Il maiale egiziano è in realtà un cinghiale addomesticato.

Diverse specie di uccelli da cortile, forniscono carne e uova.

Vi sono anche colombaie, poste nelle terrazze delle case o in costruzioni realizzate appositamente.


Animali domestici
Numerosi sono gli animali addomesticati, alcuni usati come forza lavoro, altri come compagnia, altri come entrambi.

Il cavallo fu un animale che si adattò benissimo e viene addestrato per la caccia o la guerra, oltre che come mezzo di trasporto. È usato solo dagli alti funzionari. La maggioranza della gente usa l'asino (sia come trasporto che come valido aiutante nei lavori agricoli) od il cammello se deve attraversare il deserto.

Per le classi più ricche le iene sono molto usate come cani da caccia, ma non disdegnano i lupi, i levrieri ed i segugi.

Ultimo ma primo in importanza è il gatto. Questo animale tiene pulite le case dai roditori, aiuta nella caccia degli uccelli ma, soprattutto caccia i pericolosi serpenti! Avere un gatto appresso, è il miglior modo per essere al sicuro dai morsi di questi ultimi. Il gatto, inoltre, è un buon animale da compagnia.
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La piramide sociale
Sacerdote: in alto nella piramide, la figura più importante e rispettata del Regno, qualsiasi sia il Dio che venera. Possono avere al loro servizio qualsiasi altro lavoratore. ATTENZIONE, si può essere liberamente sacerdoti ma questo non vuol dire che si è immediatamente a capo di un ordine e riconosciuti, questo è un tipo di gioco che va sviluppato ongame.
Ereditiero: proveniente da una famiglia nobile, è una figura ancora molto rispettata ma non può più fregiare un vero e proprio titolo nobiliare dal momento che non vi è più il Faraone Akhenaton. Non ha quindi più diritti di un qualsiasi altro abitante del Regno, legislativamente parlando, ma ha ereditato molto denaro dalla famiglia e nella mente di molti la nobiltà è ancora qualcosa da rispettare. Può avere al suo servizio schiavi, scriba e contadini.
Guerriero: questa classe sociale è molto in alto nella piramide poiché è composta da coloro che proteggono il Regno. Molto rispettati in genere, possono avere al proprio servizio altri guerrieri (dipende dalla gerarchia militare).
Scriba: lavoratori in genere a stretto contatto con la ex nobiltà o con i Sacerdoti, sono rispettati grazie alla loro elevata cultura. Possono avere al loro servizio schiavi.
Artigiano: classe ben rispettata grazie alle sue qualità lavorative. Può creare gioielli o artefatti vari, spesso destinati alla punta della piramide. Può avere al suo servizio mercanti.
Mercante: colui che manda avanti l'economia del Regno grazie alla compravendita di ogni genere di prodotto, per questo sono benvisti ma comunque considerati quasi di basso livello sociale. Può avere al suo servizio dei contadini.
Contadino: questa tipologia di lavoratore, nonostante a volte abbia terreni di proprietà, viene considerato di basso livello culturale poiché spesso si concentra nella lavorazione della propria terra piuttosto che sullo studio. Può avere al suo servizio degli schiavi.
Schiavo: l'ultimo gradino della piramide sociale. Lo schiavo è considerato molto spesso più un oggetto che una persona, tanto da non essere chiamato per nome ma per numero. Nessuno porta rispetto ad uno schiavo, generalmente. Non può avere nessun tipo di lavoratore al suo servizio.